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Blog Oficial de Turismo de Gran Canaria

Roque Nublo

Roque Nublo, oltre la tua immaginazione

Il Roque Nublo, meraviglia geologica ed emblema di Gran Canaria, ti invita a toccare il cielo insieme a lui.

L’ascensione aveva preso forma nella tua immaginazione. Ma ora sei davvero qui, respirando un’aria pura di montagna che porta con sé il profumo del pino canario, della violacciocca, delle tajinaste, dei castagni e della ginestra. Alzi lo sguardo e allora lo vedi. Senti che ti invita a salire fino alla sua base e a toccare il cielo con lui. È il Roque Nublo, figlio orgoglioso del vulcano e uno dei monoliti di pietra più sorprendenti del mondo. E oggi andrai a trovarlo nella sua dimora, a oltre 1.800 metri di altitudine.


Roque Bentayga visto dal Belvedere di Degollada de Becerra

Il Belvedere di Degollada Becerra, una grande finestra su un paesaggio unico a Gran Canaria

Il centro visitatori di Degollada Becerra apre le sue porte al pubblico.

Situato all’interno della Riserva della Biosfera, nei pressi del Belvedere di Degollada de Becerra, questo Centro Visitatori apre le sue porte al pubblico per offrire un’esperienza unica: un viaggio attraverso la storia geologica dell’isola, accompagnato da una delle viste panoramiche più spettacolari della conca di Tejeda. Questo luogo privilegiato invita a contemplare due maestosi monoliti di origine vulcanica, noti come i “Guardiani e figli del vulcano”: il Roque Nublo e il Roque Bentayga.


Spiaggia di Guguy

Riserva della Biosfera, tutti i volti di Gran Canaria

La magia della Riserva della Biosfera di Gran Canaria si rivela in un armonioso intreccio tra il sussurro della natura e il ritmo della vita umana. Da un lato, lo spazio abbraccia i mille volti metaforici del paesaggio dell'isola. Dall’altro, i volti autentici del territorio, le tracce lasciate da uomini e donne, quelle che segnano il loro profondo legame con l'ambiente, attraverso le vestigia delle pratiche rurali: forni per la calce, per la pece o per il pesce, fosse per il carbone e mulini. Segni di un passato in cui la vita si sosteneva letteralmente sulla natura, come testimonia l’uso degli aghi di pino caduti per riempire i materassi e ammorbidire il giaciglio del bestiame.