Gran Canaria
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Natura

Osservazioni della Natura: Cresta di gallo

Cresta di gallo

Nome scientifico: ‘Isoplexis isabelliana’                       

 Nome comune: Cresta di gallo

 Famiglia: ‘Scrophulariaceae’                                       

 Genere: ‘Isoplexis

 Endemica di: Riserva Naturale Speciale di Los Marteles, Parco Naturale di Tamadaba

 Descrizione: Specie vegetale in pericolo di estinzione recensita nel Catalogo Nazionale di Specie Minacciate per cui è richiesto un piano di recupero. Endemica di Gran Canaria, se ne conoscono sei popolazioni con numero diverso di entità che vanno dai 6-7 esemplari ai 250-500. È una specie associata alla pineta: cresce su scogliere accanto a pinete e nel sottobosco dei pendii della zona orientale dell’Isola, entrambe aree scoscese e con poco suolo. Per questo motivo viene considerata come reliquia di una vegetazione che era, in passato, più rigogliosa. Le popolazioni sono situate nelle Rupi di: Guayedra, Cazadores, Llanos de la Pez, Tenteniguada, Hoyas de Camareta, Hoyas de Gamonal, Cueva Grande, Tirma e Pino Gordo. Tutti questi luoghi si trovano all’interno di vari spazi naturali protetti come: la Riserva Naturale Speciale di Los Marteles, il Parco Naturale di Tamadaba, il Parco Rurale del Nublo e il Paesaggio Protetto di Las Cumbres. Possiede proprietà medicinali, in particolare come tonico di malattie cardiache e come lassante, secondo quanto descritto da David Bramwell nella sua guida tascabile “Flora de las Islas Canarias”. Può risultare tossica per cui si deve usare con precauzione. Può raggiungere gli 80 centimetri di altezza; presenta foglie lanceolate e fiori piccoli di colore rossiccio-arancione che appaiono tra maggio e giugno. È, inoltre, una pianta di grande interesse scientifico per via della sua biologia riproduttiva: gli agenti del suo sistema d’impollinazione sono gli uccellini con cui condivide l’habitat. I suoi nemici principali sono: la pastorizia, la sua raccolta a fini medicinali, l’apertura di sentieri e le opere idrauliche, nonché i cacciatori che transitano sul luogo in cui cresce. La specie viene coltivata infine nel Giardino Botanico Viera y Clavijo e si può riprodurre facilmente per talea e per seme.